I lavori del convegno regionale dei giudici di gara

0
227

giudici 1

giudici 2

“L’umiltà è la base di ogni vera grandezza”. È tutto racchiuso in questa splendida citazione di Papa Francesco, riproposta da Roberta Calcagni, lo spirito del convegno dei giudici di gara della Lombardia, che si è svolto ieri a Legnano, nella bella cornice del cinema-teatro Sala Ratti. Sin dal saluto introduttivo, il presidente della CNGG, Franco Pagliara, ha infatti voluto insistere sull’importanza del dialogo e della collaborazione con tutte le componenti a cui i commissari di gara, in ogni occasione, dovrebbero improntare la loro alta missione culturale e formativa. “Il giudice – ha sottolineato Pagliara – non è né un dittatore né un vigile. Deve stare al fianco di tutti gli operatori, mettendo definitivamente al bando la presunzione”. Di qui la duplice necessità di un sincero desiderio di crescita e sviluppo, sia sul piano eminentemente tecnico sia sul fronte della cultura sportiva, e di un canale di comunicazione che i giudici devono tenere continuamente aperto con tutti i soggetti e le articolazioni centrali e periferiche della Fci.
Proprio sul fondamentale tema della collaborazione e del confronto il presidente del Comitato Regionale Lombardo, Francesco Bernardelli, ha voluto incentrare il proprio indirizzo di saluto, accennando anche all’esigenza di una complessiva semplificazione di tutti quei gravami burocratici, che, nel corso dell’ultimo anno in particolare, hanno contribuito a rendere talvolta poco fluidi i rapporti e gli scambi soprattutto con gli organi di disciplina nazionali. Al bando dunque gli inutili orpelli di carattere economico, burocratico e procedurale, così come ai giudici è stato giustamente richiesto di evitare impuntature e pignolerie fine a se stesse, per lasciare definitivamente spazio alla conoscenza ed all’interpretazione critica, dinamica e flessibile delle regole delle nostre diverse specialità in continua evoluzione.
Ed è proprio allo scopo di garantire alti standard qualitativi di servizio, nel rispetto dei nuovi requisiti di flessibilità e specializzazione, che la Commissione Regionale Lombarda dei Giudici di Gara ha deciso nell’ultimo anno non solo di avviare – come prevede la normativa appena entrata in vigore – corsi di formazione e qualificazione al ruolo in collaborazione con il Centro Studi, ma di formare anche gruppi di élite sia nell’ambito delle discipline del fuoristrada sia sul fronte della pista, attraverso un programma formativo di assoluta eccellenza e con il decisivo apporto dei consiglieri regionali, referenti di specialità. “Tutto questo – ha sottolineato Alberto Maffi – ha permesso e permetterà alla Lombardia di confermarsi nel ruolo di regione-faro dell’intero movimento nazionale, di guardare con assoluta serenità alla sfida del futuro e di puntare tutto sulla valorizzazione e sulla crescita delle risorse e delle professionalità a disposizione”.
Funzionale a questo scopo sarà anche l’ufficiale inizio degli scambi interregionali di giudici, previsti dal nuovo Regolamento Organizzativo, di cui Ilenia Menini, componente della CNGG, ha illustrato i principali tratti distintivi, indugiando in particolare sui diritti/doveri dei giudici di gara, sulle nuove figure dei giudici èlite, cadetti e formatori, sul riconoscimento ufficiale dei referenti provinciali e sull’istituzionalizzazione dei convegni nazionali e regionali, che ogni anno andranno a rappresentare un fondamentale oltre che obbligatorio momento di crescita e formazione per tutti i giudici in attività.
L’obiettivo dichiarato, al riguardo, è contribuire al miglioramento continuo dei servizi assolti e allo sviluppo di ulteriori competenze e professionalità tra le file dei giudici in attività, da coinvolgere infatti in sfide avvincenti, proponendo loro nuovi stimoli, obiettivi e possibili campi di impiego. E proprio in questo quadro vanno dunque inseriti gli interventi di approfondimento tecnico svolti in particolare da Elena Merelli, che ha parlato del ciclismo paralimpico, e da Daniele Balzi e Gianmaria Casana, che, con straordinaria competenza ed eccezionale puntualità, hanno intrattenuto la platea sulle principali peculiarità tecnico-normative dell’enduro.
Al termine della lunga sessione dedicata all’approfondimento e alla crescita formativa, che è culminata a fine giornata nell’articolata relazione del responsabile della struttura tecnica nazionale, Ruggero Cazzaniga, spazio quindi alla passione, agli affetti, alle amicizie e al pubblico riconoscimento dell’importante servizio garantito alla FCI in lunghi anni di indefessa attività e di appassionata militanza ai giudici transitati fuori ruolo per sopraggiunti limiti di età, vale a dire Ermanno Berrini, Giovanni Giuliani e Andrea Picco, che sono stati premiati subito prima dei referenti provinciali, insostituibili colonne dell’organizzazione regionale.