EVENTI. A SEREGNO LA MOSTRA DEI 75 ANNI DI STORIA DELLA SALUS

0
209

Tre lustri vissuti fra ricordi, emozioni, successi, sogni e anche delusioni. I 75 anni di storia della Salus Seregno corrono come gli atleti che si danno il cambio in corsa. E rivivono in una mostra dedicata alla società gialloblu, inaugurata a Seregno.
I riflettori si sono dunque accesi sulla galleria allestita nella Sala Civica-Ezio Mariani in via Cavour. Immagini, articoli, documenti, trofei, medaglie a non finire hanno riconquistato l’interesse di appassionati e non, di ex corridori della Salus e dirigenti, e di quanti portano i colori gialloblu ancora nel cuore.

Iniziò tutto nel 1947 con la carica di presidente a Palmino Silva. La sede sociale fu istituita presso il ristorante “Nazionale” in Piazza Vittorio Veneto. Nel 1950 venne eletto Carlo Confalonieri, e due anni più tardi (1952), il testimone passò nelle mani di Aimo Gavazzi. Ciò che invece distingue la nuova dirigenza dalle generazioni passata è l’arrivo di Giuseppe Meroni che nel 1954 si stabilisce alla guida della Salus. La sua è stata una presidenza davvero importante e lungimirante. A comiciare dal suo carisma e dal suo comportamento tanto da essere definito “l’unico presidente”.
Meroni ha saputo traghettare con sapienza e professionalità la società nel Duemila.

Da allora sono trascorsi 75 anni e generazioni di corridori: dai Santambrogio a Bianco, da Arienti a Casiraghi, da Brambilla a Redaelli, alla famiglia Gavazzi. E ancora Maggioni, Citterio, Caglio, Brioschi, Mischi, Cattaneo, Mosca, Rossi, Nitri e molti altri.

Tanti aneddoti hanno accompagnato la Salus Seregno nel suo lungo cammino, da Serafino Santambrogio (l’ottavo di 18 fratelli) il primo ciclista che riuscì a raggiungere i quaranta chilometri/orari, a Giacinto Santambrogio che fece conoscere la città di Seregno in tutta Europa con i suoi trionfi al Tour de France. Salus è anche sinonimo di primato. Ancora oggi è il sodalizio con il maggior numero di “Ruote d’Oro” conquistate: ben 24. Ma adesso comincia un’altra storia.

Questo e quant’altro sono ben visibili nella mostra che sarà visitabile fino all’11 dicembre nei seguenti orari: dal lunedì a venerdì dalle 17.30 alle 19.30; sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.