BASSO. Il varesino sta bene, lunedì nuovo consulto

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Sta bene Ivan Basso, sta bene e il morale è davvero buono. Al telefono ci risponde con voce squillante e il suo ottimismo è a dir poco contagioso. «Tutto procede nel migliore dei modi – ci spiega il varesino dalla sua abitazione di Cassano Magnago -. Anche ieri sono stato dal professor Montorsi e i valori sono ottimi. Attendo per lunedì l’esame istologico e poi ne sapremo anche di più su come procedere con le cure».

Ha voglia di parlare Ivan e ci chiede del Tour…
«Devo anche rinraziare nuovamente la clinica mobile del Tour, perché è grazie a loro che è partito tutto. Sono stati loro a mettere sul chi vive Piet Moor, il nostro medico societario ed è grazie a loro che è stato attivato lo staff medico dell’ospedale di Pau. In questa vicenda, nella sfortuna, sono andate dritte tantissime cose. C’è stata velocità, attenzione e competenza. Devo ringraziare di cuore Christian Prudhomme, che si è attivato in prima persona, non ha esitato un attimo a mettere in moto la sua rete. E poi a scata tutti: da Roberto Corsetti al professor Montorsi e tutto il suo staff del San Raffaele».

Ivan, come vedi questo Tour?
«Froome al momento è molto e troppo più forte, ma per esperienza ti dico che in una corsa di tre settimane non si può mai sapere. Io resto ottimista per Alberto: è tosto, caparbio, ha una volontà di ferro e lo vedo sul podio di Parigi».

E Vincenzo?
«È un Top Player, come si dice nel calcio, e quindi è capace di tutto. Certo, il suo Tour è molto più compromesso, ha vissuto tante situazioni difficili e diverse tra loro, ma uno come Vince non va mai dato per morto. Chi lo fa se ne pentirà amaramente».

da Tuttobiciweb

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